“Probabilmente Zola, arrivando dalla Torres, non so se oggi troverebbe spazio. La realtà attuale è questa: quando le cose vanno male, si spara a zero sulla squadra. Si dice che i giocatori non sono motivati: no. In questo momento, dal punto di vista tecnico, facciamo un po’ di fatica. Dobbiamo lavorare e migliorarci tanto, perché qualitativamente dobbiamo fare uno step superiore. Necessario entrare nell’ordine delle idee che ci sia tanto lavoro da fare anche sui nostri settori giovanili, sui nostri ragazzi. Soprattutto, bisogna farli giocare“.
“I nostri ragazzi di 16-17-18 anni possono mostrarsi bravi, ma bisogna poi dargli la chance di compiere il passo successivo: farli giocare, metterli in difficoltà e inserirli in prima squadra per fargli fare un percorso che farà compiere loro degli errori. Che li porterà a migliorare. Un calciatore lo migliori a livello fisico, tattico e tecnico. Il livello fisico è quello più semplice, l’aspetto tecnico quello più complicato. Però è quello che ti fa fare la differenza“.