“Il rapporto con la mia famiglia è sempre stato molto stretto: ogni motivo è buono per riunirsi e stare insieme. Ho desiderato da sempre diventare padre in giovane età, sono cresciuto con tanti bambini intorno: è bellissimo tornare a casa e sentire la presenza dei figli. Desidero essere un esempio“.
“Avevo perso un po’ la mia identità: sono venuto a Sassari per ritrovarmi. In questa stagione cercavo troppo il gol, dopo aver trovato qualche assist. Non arrivava. Per migliorarmi ho iniziato a fare un grande lavoro, più fuori che dentro il campo. Il mio modo di essere, sempre sorridente, può far sembrare che io sia una persona superficiale: ma non è così. Guiebre? È il mio braccio destro“.