“La Torres ha un indice di liquidità tra i migliori della categoria. Di questi tempi non è assolutamente scontato“. Durante la presentazione del nuovo allenatore, Michele Pazienza, il presidente rossoblù, Stefano Udassi, ha ripercorso la strada che ha portato la gestione societaria dei sassaresi a essere una delle più apprezzate della Lega Pro.
“In questi giorni ho ripensato a quattro anni fa, quando un gruppo di amici rappresentati dalla proprietà AbInsula, nelle persone di Pierluigi Pinna e Andrea Maddau, hanno avuto il coraggio e la lungimiranza di acquisire la Torres“, ha raccontato il dirigente prima di lasciare la parola al tecnico appena arrivato. “Non c’è niente di scontato ma siamo ancora qua a iniziare un nuovo ciclo che parte dalla figura fondamentale del mister“.
“Passione ed entusiasmo ci hanno sempre accompagnato in questi anni di soddisfazioni, di grandi risultati non solo sul campo ma anche fuori dal campo“, ha continuato Udassi. “Abbiamo costruito un settore giovanile dal niente, con cinque squadre nei campionati nazionali. Stiamo investendo sulle strutture. Abbiamo in concessione lo stadio di Sennori, la struttura del Latte Dolce. Sono in via di definizione i campi dietro la curva Nord [del Vanni Sanna]. Se ci avessero detto che la Torres in quattro anni avrebbe acquisito uno status di un certo livello in Serie C probabilmente ci avrebbero presi per pazzi“.
“Quando si inizia una stagione ci sono tante incognite“, ha detto infine Udassi. “Ovviamente non abbiamo la bacchetta magica. Vogliamo essere competitivi e vogliamo che la nostra squadra abbia un DNA e un’identità molto forte che si riconosca con la città. Una squadra che lotta, che mette in campo ogni goccia di sudore, l’ultima stilla di energia. Vogliamo che i nostri tifosi siano molto orgogliosi della propria squadra e si identifichino con la città“.
(La conferenza completa è visibile sul sito del club: seftorrescalcio.it)