“Siamo riusciti a mettere minuti nelle gambe, un po’ di ritmo, anche se siamo ancora lontani da ciò che mi piacerebbe vedere sul rettangolo verde“. Dopo la vittoria della sua Torres per 1-0 sul Latte Dolce nella prima amichevole casalinga stagionale, il nuovo mister Michele Pazienza ha spiegato come considera la prestazione della squadra, rientrata da pochi giorni a Sassari dopo il ritiro pre-campionato di Sappada.
“Siamo alla seconda uscita, ci sono ancora dentro dei carichi di lavoro importanti. Quello che mi interessava di più era fare minutaggio e fare un test anche da un punto di vista agonistico. Ci sono state delle buone risposte, ci sono state delle indicazioni importanti su cosa e su dove lavorare“, ha detto l’allenatore, che poi ha precisato quali sono stati i punti più critici nella manovra. “Quando si affronta una squadra di un valore diverso, con undici effettivi sotto la linea della palla, spesso ci si ritrova a girare le palla coi tre difensori nella metà campo avversaria: serve per muovere gli avversari e trovare gli spazi e i tempi per inserirsi“, ha spiegato Pazienza. “Anche quando si è stanchi, se questo giro-palla lo si fa veloce si riescono a trovare i tempi e gli spazi per mettere in difficoltà gli avversari. La cosa che più mi ha fatto arrabbiare rispetto a tutte le altre situazioni è quando questo giro-palla è avvenuto in maniera lenta. Capisco se la gamba non viaggia, ma non accetto che la palla non viaggi“.
Nella ripresa (quando sono stati cambiati dieci-undicesimi), l’allenatore ha visto una squadra con più ritmo. “Anche se il gol siamo riusciti a trovarlo nel primo tempo, nei 45 minuti del secondo tempo avevano più fisicità, più gamba, anche se probabilmente meno tecnica”. Nella ripresa, si sono visti diversi ribaltamenti di fronte, con vari giocatori in grado di rendersi pericolosi, fra cui Nunziatini, schierato sulla fascia sinistra. “E’ uno di quei giocatori duttili, grazie alle sue capacità aerobiche, grazie alla sua fisicità e anche grazie alla sua voglia di mettersi a disposizione dello staff e dei compagni di squadra“, ha detto il mister. “Ed è un giocatore che potrà essere impiegato sia sulla parte esterna del campo, sia all’interno del campo quando giocheremo a tre all’interno del campo. Però è un giocatore che, anche nella passata stagione, ha giocato anche da esterno: ci darà più soluzioni, sia dall’inizio che a partita in corso“.
Sullo schieramento con tre centrali a centrocampo, mostrato nella parte finale della gara dopo l’uscita di Andrea Fois, Pazienza valuta modifiche a seconda delle esigenze. “E’ una soluzione che adopereremo (l’abbiamo fatto anche nella prima uscita) in base alle strategie della gara. Per quanto riguarda Fois: non è uscito per un problema, era uno degli attaccanti che si stava muovendo meglio. Però con Fois c’è da fare un lavoro extra-campo, da un punto di vista mentale e comportamentale [il ragazzo è stato sostituito dopo aver protestato per aver subito un fallo in area di rigore, ndr]. Ha delle buonissime potenzialità, ma ha bisogno di capire determinate dinamiche all’interno di un gruppo-squadra, all’interno di un club, perché lui rappresenta una città, la sua città, e credo sia doveroso fargli capire determinate cose attraverso delle decisioni forti: probabilmente con i giovani vale più una scelta del genere che mille parole“.
(La conferenza completa è visibile sul sito del club: seftorrescalcio.it)