Progetto Sef Torres, Masala e Mastinu si raccontano agli Under 16

I due giocatori sassaresi hanno incontrato i ragazzi delle giovanili: "I sacrifici fanno parte della nostra carriera"

I due campioni nati a Sassari, Alessandro Masala e Giuseppe Mastinu, pilastri della prima squadra della Torres, giovedì pomeriggio hanno raccontato ai ragazzi dell’Under 16 rossoblù (nella foto diffusa dall’Ufficio Stampa della Società) la loro vita da professionisti, nell’ambito del Progetto Sef Torres ideato dalla Fondazione Sef Torres.

Intraprendere il percorso da calciatore, ha portato a delle rinunce come la famiglia, gli amici, le uscite“, ha detto Mastinu ai più giovani. “Mentre gli altri il sabato o il venerdì uscivano, io stavo a casa o comunque mi attenevo ai programmi della società“.

Il centrocampista ha poi ripercorso alcune tappe della sua carriera. “La resilienza è stata una costante nel mio percorso come quando firmai con la Juventus nelle giovanili, mi ero anche iscritto a scuola a Torino, poi ci fu Calciopoli e molti giovani dovettero andare via. Altre volte mi è capitato di pensare di smettere, ma non mi sono mai arreso”, ha confessato Mastinu. “Quando ero a La Spezia, ad esempio, mi voleva il Bologna, Di Vaio venne in tribuna per vedermi, ma il mio ennesimo infortunio bloccò tutto”.

Anche Masala ha parlato degli obblighi e della determinazione necessaria per chi sceglie di diventare calciatore. “Stare lontano dalla famiglia, essere indipendente, seguire delle regole, non è semplice ma se si è determinati e si vuole fortemente qualcosa ci si può riuscire”, ha detto ai ragazzi.

Ho sempre cercato di fare una vita da professionista: il sacrificio e la rinuncia sono alla base di tutto questo perché viviamo in un mondo privilegiato, ma ha degli obblighi”, ha continuato Masala. “Nei confronti prima di tutto noi stessi, se vogliamo andare avanti e soprattutto della società che rappresentiamo. In questo senso la Torres è molto precisa e ha sempre messo davanti le caratteristiche dell’uomo/persona prima del calciatore”.

All’incontro hanno partecipato anche il presidente del Club, Stefano Udassi, il presidente della Fondazione, Umberto Carboni, il Responsabile del Settore Giovanile, Luca Raineri, e il Responsabile Comunicazione, Filippo Migheli.

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