“Stiamo attraversando un momento difficile, dove c’è dentro un po’ di tutto. Ma nello sport comanda la testa e la nostra deve tornare ad essere forte. C’è rammarico, perché valiamo molto di più rispetto a quello che il campo ci sta restituendo adesso: però nessuno regala qualcosa e solo noi possiamo reagire da squadra per ritrovare fiducia, autostima ed energie“.
“Ora c’è il rischio di vedere tutto nero, ma questo tour de force di partite è finito e dobbiamo avere come priorità il giusto recupero psicofisico per andarci a prendere i risultati che ci sono mancati. In questo momento dobbiamo produrre 4-5 palle gol per concretizzare e a volte non basta: se vogliamo parlare di cinismo non siamo mai stati una squadra capace di fare il cento per cento di realizzazione. Non dobbiamo fare però l’errore di dubitare di noi stessi, bensì pensare che ogni cross oppure ogni azione possa essere quella determinante.
Col senno di poi si può sempre fare qualcosa di diverso, ma l’avvio di ripresa della squadra era incoraggiante e abbiamo cambiato nel momento in cui quella spinta si stava esaurendo e la partita stava tornando su binari di equilibrio“.
“Non c’è stato nessun colloquio particolare tra la squadra e i tifosi a fine partita. I ragazzi sono andati a ringraziarli per il sostegno. Siamo molto dispiaciuti di questo momento in cui non stiamo riuscendo a regalare ai tifosi le soddisfazioni che meritano, perché sappiamo i sacrifici che fanno attraversando il mare ad ogni trasferta con il tifo organizzato che non ci fa mai mancare il loro appoggio. Supereremo queste difficoltà anche per loro“.